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Mercatini nel mondo, tra sapori, colori e tradizioni!
Mercoledì 06 Agosto 2014
Monica Ferraccioli

È piena estate e il profumo di vacanze è nell’aria. Non vedo l’ora di crogiolarmi al sole, ma nel frattempo ho trovato un sito interessantissimo che mi porta a viaggiare con la fantasia, tra i sapori e i colori di terre lontane.

HomeAway ha selezionato 10 incantevoli città, da Londra a Santiago de Cile, in quanto sedi dei mercatini urbani più interessanti al mondo. Una curiosità? Il termine “mercatino delle pulci” è nato a Parigi: il marché aux puces di Saint-Ouen è a tutt’oggi il più grande al mondo e il nome deriva dalle pulci che infestavano i tappeti e i capi di abbigliamento esposti in vendita. Lungo le vie di Saint-Ouen si può trovare proprio di tutto, dai vestiti ai pezzi d’autore e vi è addirittura la possibilità di farsi aiutare negli acquisti da un personal shopper multilingue per concludere i migliori affari.

A Londra sono famosissimi i mercatini di Portobello Road e di Covent Garden, ma ancora più sorprendente è Camden Market, a nord della città, tappa imperdibile per gli appassionati di oggetti e piatti etnici e dello stile vintage. Dalla moderna Londra si arriva alla onirica Marrakech, con il suo Souk che si estende per oltre 25000 m2 all’interno della Medina, la città vecchia. Mi sembra di essere già là: immagino il caos, il rumore delle voci che si sovrastano, i profumi delle spezie vendute in enormi ceste, i colori delle stoffe pregiate. Immagino il caldo e il sapore del loro tipico thè alla menta: il Souk è un connubio perfetto di vitalità e tradizione, ordine e confusione, mondo e specificità locali. Tutti i sensi si attivano, è la vita di Marrakech.

In un’area metropolitana come Barcellona, Bangkok, Atene, Santiago de Cile non si può perdere l’esperienza di passeggiare tra i banchi dei mercatini: di queste città non c’è libro, luogo o negozio che possa raccontarne la cultura più del loro mercatino urbano. Uscire a mani vuote è assolutamente impossibile: alcuni oggetti arrivano dritti al cuore e portarli con sé è come portare un pezzo di quel magnifico territorio che si sta visitando.

Per chi non potesse partire per un viaggio lontano, l’Italia è ricchissima di mercatini interessanti, come racconta Assunta Corbo nel suo libro “1001 Mercatini d’Italia” da vedere almeno una volta nella vita. Ciascuno con le proprie specificità, tramandano le arti e danno risalto alle produzioni locali: sono i luoghi fatti dalla gente per la gente. Si trovano nel cuore di paesi e città e ne fanno affiorare l’anima, un’anima che si vede con gli occhi, si tocca con mano, che si assapora. Souvenir? Direi qualcosa di più: quando si coinvolge il cuore, quella che si porta con sé è un’emozione.


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Ciò che fino a oggi ha limitato la vendita dell’usato è stato un problema di percezione.
Quando una persona va al ristorante non si pone la questione se il piatto in cui mangia sia stato utilizzato da qualcun altro.
Eppure se lo chiede quando acquista un abito o un mobile di seconda mano.
Ma è palpabile l’evoluzione verso questo nuovo stile di vita.
Alessandro Giuliani
su Il Salvagente


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