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Libri usati e carta riciclata: il risparmio ecologico!
Mercoledì 11 Febbraio 2015
Giulia Giarola

Leggere può essere sia un piacere in un momento di relax che un dovere quando si studia per scuola o per lavoro. Spesso però ci rendiamo conto che in entrambi i casi i libri pesano parecchio sul nostro portafoglio e addirittura sulla salute. Sto parlando ovviamente dei libri nuovi di zecca.

Il loro prezzo incide molto sull'economia familiare ogni volta che bisogna comprare il materiale scolastico per i figli: dalle elementari all'università il costo dei testi è una spina nel fianco per tante mamme e papà. E cosa dire invece sul pericolo che corre la nostra salute? La produzione della carta purtroppo è una delle cause delle deforestazioni in tutto il mondo. Questo è un problema piuttosto serio perché le foreste sono una fonte di ossigeno indispensabile per la vita sulla terra (gli alberi purificano l'aria che respiriamo!) oltre che l'habitat di migliaia di specie animali.

Quindi pensiamoci bene prima di acquistare dei libri, perché le alternative per risparmiare e aiutare l'ambiente sono proprio sotto i nostri occhi: comprare libri usati nei mercatini può dimezzare di netto le spese previste rispetto a quelli nuovi e scegliere i prodotti realizzati con la carta riciclata (testi, quaderni, riviste, giornali etc.) è un gesto concreto per proteggere la natura e noi stessi. Questi semplici ma importanti comportamenti ecosostenibili si dovrebbero imparare fin da piccoli e per fortuna in Italia la cosa sta prendendo piede. Sono sempre di più infatti gli istituti che si stanno organizzando per insegnare ai bambini in modo pratico e divertente le qualità e i benefici della carta riciclata.

Questa settimana ho intervistato Alessia, maestra di una scuola primaria nella provincia di Verona che ci racconta la sua esperienza con gli alunni!

Parliamo del progetto che hai realizzato con la tua classe: la carta riciclata fatta dai bambini. Come hanno reagito a questa iniziativa? Qual è l'aspetto che li ha colpiti maggiormente? I bambini hanno reagito in maniera a dir poco entusiasta alla proposta di realizzare la carta riciclata. L'idea è venuta a me e alla mia collega dopo aver affrontato con i bambini il tema del mondo vegetale. Abbiamo approfondito il ruolo che i vegetali, e in particolare gli alberi, hanno nella vita degli uomini fornendoci alimenti, sostanze e materiali tra cui la carta. Abbiamo visto il procedimento che permette di produrre la carta a partire dal taglio degli alberi e da qui abbiamo iniziato a maturare l'idea di avvicinare i bambini al tema del riciclo. Molti degli alunni infatti erano rimasti colpiti dal fatto che per realizzare tutti i loro libri e quaderni erano stati tagliati degli alberi e questo loro stupore ci ha fatto capire che fosse il momento giusto per proporre loro il tema del rispetto e della conservazione dell'ambiente. Avevamo notato tra l'altro che una nostra bambina utilizzava da un po' di tempo dei quaderni realizzati con carta riciclata e questo ci ha convinte ancor di più che valesse la pena affrontare il tema del riciclo. Oltre a ciò ci piaceva l'idea di proporre attività pratiche e divertenti molto diverse dalla didattica tradizionale a volte un po' noiosa.

                           

Ci sono difficoltà nell'insegnare ai bambini dei concetti delicati come il riuso e il riciclo? A che età è bene iniziare a parlarne in classe? Assolutamente no, almeno nella mia esperienza. Non abbiamo incontrato nessuna difficoltà ad avvicinare i bambini al tema riciclo. I bimbi sono delle vere e proprie spugne, pronte ad assorbire tutto ciò che viene loro proposto, nel bene e nel male. Hanno una sensibilità incredibile, a differenza degli adulti. Io e la mia collega abbiamo realizzato questo progetto in una classe seconda della scuola primaria. Sono convinta che tutto sta nel modo in cui vengono presentate le cose. Credo che l'insegnante debba essere in primo luogo un attore capace di coinvolgere nella "rappresentazione" il suo pubblico.

Utilizzare carta riciclata è uno dei modi per salvare gli alberi dalla deforestazione. Quanto è importante per i bimbi di oggi, sempre più a contatto con la tecnologia, proteggere l'ambiente? È indubbio che tutto questo attaccamento alla tecnologia ha allontanato i bambini dalla natura. Insegno in una scuola di provincia dove molti bambini sono figli di agricoltori o comunque hanno la possibilità di avere almeno un giardino e questo sicuramente facilita il mio compito. Sono bambini infatti che ancora mantengono un contatto, seppur minimo, con la terra, con la natura. In ogni caso credo che i bambini, proprio per la sensibilità di cui parlavo prima, riconoscano come importanti quei temi che gli adulti presentano loro. La patata bollente dunque la teniamo in mano sicuramente noi, noi adulti, educatori. Sta a noi portare i bambini a riflettere su determinati argomenti.

                           

È bello vedere che le scuole si stanno attivando per insegnare ai loro studenti come riciclare con attività pratiche e coinvolgenti. Sono previsti altri progetti a riguardo? Nella mia scuola siamo abituate a lavorare veramente in team: settimanalmente ci riuniamo tra colleghe di classi parallele (tutte le prime insieme, tutte le seconde e così via) per decidere le attività da proporre alle nostre classi. L'idea però della carta riciclata è arrivata durante la lezione di scienze senza essere stata prima progettata e condivisa. Non si può quindi parlare di un vero e proprio progetto, piuttosto di un guizzo di creatività e, diciamolo, anche di un po' di pazzia. Portare a scuola frullatori, mattarelli, colini e bacinelle non è proprio cosa da tutti i giorni. Sicuramente, dato il successo riscontrato in termini di attenzione e divertimento dei bambini, si potrà riproporre il tema e l'attività in altre occasioni. Per ora non abbiamo in programma altri progetti o attività ma, ripeto, siamo un po' folli, quindi mai dire mai!


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Ciò che fino a oggi ha limitato la vendita dell’usato è stato un problema di percezione.
Quando una persona va al ristorante non si pone la questione se il piatto in cui mangia sia stato utilizzato da qualcun altro.
Eppure se lo chiede quando acquista un abito o un mobile di seconda mano.
Ma è palpabile l’evoluzione verso questo nuovo stile di vita.
Alessandro Giuliani
su Il Salvagente


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