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Baby Friends: piccoli amici dell'usato a Piacenza
Mercoledì 12 Aprile 2017
Giulia Giarola

Baby Friends PiacenzaPer aprire un mercatino dell'usato ci vogliono le “skills” giuste, ovvero delle abilità che permettono di emergere, di essere competitivi, di avere successo. Non basta avere passione, non basta avere buona volontà. Bisogna saper comunicare, studiare il settore, formarsi, essere attivi e partecipi. Bisogna lasciarsi guidare dall'istinto senza trascurare l'importanza di metterci la testa.

Perché dico tutto questo? Perché questa settimana a Mercatini d'Italia c'è un ospite speciale: lei si chiama Tania e da poco più di due anni ha aperto Baby Friends a Piacenza. Tania ha le idee chiare, è brava e sa parlare bene. Conosce il mondo dell'usato, come entrare in contatto con le persone, come vendere e come valorizzare gli articoli del suo punto vendita. Da una imprenditrice come lei c'è solo da imparare!

Conosciamo meglio Tania e il suo Baby Friends

Parlaci di te: chi sei e perché ti piace il mondo dell'usato? Sono Tania, ho 30 anni ed ho un'esperienza decennale nella vendita e nel contatto con il pubblico. Negli ultimi anni ero insoddisfatta di ciò che mi offriva l'Italia e ho deciso che era ora di creare qualcosa, così ho pensato: perché a questo punto non creare qualcosa che possa tornare utile anche ad altre persone e non solo a me? Avevo sentito tanto parlare dei mercatini dell'usato per bambini, la mia città e provincia offriva ben poco a riguardo, così dopo un anno dedicato alla ricerca ed alla comprensione dei clienti locali su cosa offrire al meglio e soprattutto dopo essermi fatta qualche viaggio in Italia a parlare con persone specializzate nel campo, ho deciso di provarci! Ho sempre avuto la filosofia del “perché buttarlo se può trovare una nuova vita?” e quindi perché non farne un lavoro?

Baby Friends Piacenza

Quando è nato il tuo mercatino dell'usato e in quali articoli è specializzato per la vendita? Baby Friends “i piccoli amici dell'usato” è nato il 6 gennaio 2015, come dice il nome stesso è specializzato in infanzia da 0 a 12 anni. È un luogo che raccoglie tutto ciò che riguarda i bambini con una particolare attenzione del dettaglio.

Come sono i tuoi clienti? Ce ne sono molti di abituali? I miei clienti sono i migliori! Scherzi a parte, la clientela è della più svariata di tutte le età e culture, è importante capire e sapere come approcciarsi con ogni cliente che è ovviamente differente, riuscire ad entrarci in sintonia è fondamentale. Sono una novellina nel campo se parliamo di tempi di apertura, ma posso dire con soddisfazione di avere già tanti clienti abituali, dipende poi cosa si intende per “abituale”, c'è magari quel cliente che entra quasi tutti i giorni e quelli che vengono una volta ogni due mesi, ma se li vedo da due anni sono sicura di poterli definire abituali. Al momento sono una piccola realtà in fase di crescita, ci sono tanti clienti che sono passati e tanti che arrivano con il classico passaparola, direi che c'è un giusto equilibrio al momento.

Quali sono le caratteristiche del tuo mercatino e per cosa si differenzia dagli altri? Baby Friends è nato con la filosofia di sorridere sempre e comunque. Forse sembra una banalità ma in realtà è una cosa che i miei clienti apprezzano molto. Oltre ad offrire professionalità e preparazione nell'accompagnare i clienti compratori verso le scelte giuste, si offre particolare attenzione ai venditori nello spiegare passo per passo qualsiasi cosa, inclusi i motivi di eventuali prezzi senza lasciare nulla al caso. Una volta una grande professionista, nel settore da 10 anni, mi ha detto “Il tuo mercatino deve diventare un luogo famigliare, un posto di ritrovo” e penso che questo stia avvenendo. Tante volte i miei clienti passano dentro anche solo per un saluto, per offrirmi un caffè o perché i loro bimbi non vedono l'ora di tornare a fare un giro “da Tania”. Siamo tutti capaci ad esporre le cose in vendita, la differenza è sempre la professionalità con la quale si svolge il lavoro e sicuramente oltre a questo cerco di differenziare il mio punto vendita per la cordialità ed un sorriso pronto per tutti.

Baby Friends

Quali sono gli articoli per l'infanzia che i genitori comprano più spesso nel tuo mercatino? Difficile dare una risposta certa a questa domanda. Penso che più che altro si vada a periodi, in media si vende sempre un po' di tutto. Quello che posso dire è che una vendita costante, direi giornaliera è sicuramente l'abbigliamento; a detta di molti clienti è ben curato, tengo solo abbigliamento pari al nuovo a prezzi molto vantaggiosi e questo non passa inosservato a chi è abituato a guardarsi attorno.

Secondo te quale sarà il futuro dell'usato e perché le persone dovrebbero sceglierlo al posto del "nuovo"? Credo che l'usato sia in forte espansione in Italia. All'estero è già molto diffuso e c'è quindi una mentalità più predisposta. A piccoli passi ci stiamo arrivando anche noi, le persone stanno capendo negli anni che “mercatino dell'usato” non è l'equivalente di “rotto o sporco”, ma di un riuso “consapevole, ben curato, ben esposto e ben visionato”. Le persone dovrebbero sceglierlo al posto del nuovo perché, chi non dovrebbe scegliere di avere qualcosa pari al nuovo ma almeno alla metà del prezzo? Mercatino dell'usato per bimbi non vuol dire solo RISPARMIO, ma anche acquisto CONSAPEVOLE, evitare gli sprechi. Tutto questo diventa un bene per far girare l'economia tra famiglie in modo cosciente e per l'ambiente circostante.

Grazie mille a Tania per averci descritto così bene e con entusiasmo tutto ciò che ruota attorno al suo mercatino dell'usato per l'infanzia!

Baby Friends ti aspetta in via casteggio 45A a Piacenza. Per maggiori informazioni è possibile contattare il punto vendita al numero 3890936308, oppure scrivere all'indirizzo email babyfriends.pc@gmail.com. Clicca mi piace sulla pagina Facebook per non perdere tutte le novità di questo mercatino dell'usato!

Hai un mercatino dell'usato? Ti piacerebbe raccontare la sua storia partecipando alle nostre interviste? Scrivici un messaggio privato sulla pagina Facebook di Mercatini d'Italia, al resto ci pensiamo noi. L'iniziativa è gratuita.


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Ciò che fino a oggi ha limitato la vendita dell’usato è stato un problema di percezione.
Quando una persona va al ristorante non si pone la questione se il piatto in cui mangia sia stato utilizzato da qualcun altro.
Eppure se lo chiede quando acquista un abito o un mobile di seconda mano.
Ma è palpabile l’evoluzione verso questo nuovo stile di vita.
Alessandro Giuliani
su Il Salvagente


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