Siamo protagonisti di un’innovazione. Un’innovazione vera. Possiamo chiamarla green economy (anche se molti criticano questo termine che richiama troppo pesantemente l’economia tradizionale, basata sul consumismo esasperato, che ha portato il sistema al collasso), possiamo definirci attori del recommerce, ovvero del reverse commerce, termine che offre un’allure di positività al riuso, rispetto al termine usato, che non evoca alcun futuro.
Chiamiamolo come vogliamo, ma recuperando una pratica che fa parte della nostra tradizione e che è densa di significato, stiamo contribuendo a migliorare la vita a moltissime persone. Siamo innovativi perché il passato che vive negli oggetti presenti nei nostri negozi, a volte è così remoto da sembrare futuro.
Siamo innovativi perché la qualità ecologica e il ridotto impatto ambientale insiti nel nostro lavoro vanno a tutelare le risorse naturali (riconoscendone la scarsità) e a mitigare la crisi climatica.
Comprare e vendere usato è comprendere che i beni durevoli sono il futuro, che la qualità è il futuro, che il passato è futuro.
Siamo innovatori perché crediamo che dare soluzioni ecologiche ed economiche alle famiglie sia uno strumento migliore di qualunque manovra economica, altro che tagli alla spesa pubblica, qui c’è bisogno di opportunità!
Siamo innovatori perché crediamo che il riuso offra spazi non solo a chi ha bisogno di risparmiare e trovare soluzioni a basso costo per le proprie necessità, ma anche a chi, attraverso il mondo dell’usato, ha trovato la materia prima per i propri progetti artistici, offrendo agli oggetti nuove possibilità espressive, oltre che nuove funzionalità e facendosi veicolo di una rinnovata e unica bellezza.
Siamo innovatori perché con il nostro obiettivo ne portiamo avanti altri: diffondiamo la cultura del riuso che è il nostro focus e veicoliamo così nuovi stili di vita, densi di futuro e di progettualità. La nostra è una riconversione verde: quanti scontenti del mercato tradizionale trovano sbocchi di lavoro green, con serie prospettive? Creiamo, attraverso i nostri negozi e mercatini, nuove professionalità, figure versatili e dinamiche che abbracciano il vecchio e il nuovo e che si riqualificano in un mercato del lavoro che si sta trasformando in una giungla. Quanti di noi che gestiscono un negozio dell’usato o un mercatino hanno trovato una professione appagante, fatta di giornate ricche, intense, che alla sera ti sembrano volate?
Comprare e vendere usato, offrire opportunità per farlo, colorare gli oggetti di una nuova vita, ridare significato alle cose, creare mix di stili, riscoprire il passato, appassionarsi ad oggetti di design, alla moda vintage, alla sfacciataggine anni ’80.
I mercatini sono uno stimolo per la creatività, rendono vivi i quartieri delle città, creano connessioni tra le persone, offrono occasioni per collezionisti e appassionati, salvano le famiglie dalla crisi, abbracciano la modernità.
Questa è innovazione, questo è futuro!
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